Arturo Brachetti in “Ciak si gira!” agli Arcimboldi
L'arte del trasformismo, delle ombre cinesi e della mimica al servizio del genio di Arturo Brachetti, per un magico omaggio al cinema ed ai divi che l'hanno reso indimenticabile
Fino a domenica 4 dicembre il Teatro degli Arcimboldi ospiterà Ciak Si Gira! lo spettacolo di Arturo Brachetti, l’attore e trasformista italiano più conosciuto al mondo.
Uno spettacolo affascinante e romantico, reso ancor più speciale dalle risate che il one man show dal buffo ciuffo di capelli riesce a strappare a grandi e piccini.
Arturo Brachetti, si sa, è un maestro nello stupire il pubblico con i suoi funambolici cambi di costume, che lasciano lo spettatore a domandarsi come riesca ad indossare solo un paio di boxer tricolori, e quatto secondi più tardi uno smoking nero luccicante.
L’artista torinese fluttua sul palco, regalando una performance intrisa d’atmosfera onirica. I dettagli delle ombre cinesi che le dita di Brachetti proiettano sullo schermo accendono lo stupore e confermano che la magia di un passatempo antichissimo non si è smarrita.
Brachetti fa del teatro una via per celebrare il cinema, le innumerevoli citazioni e rimandi a film e personaggi della memoria si mescolano alla cinematografia moderna.
Imperdibili i tributi a Lon Chaney – l’attore americano che, agli albori dell’arte cinematografica, più di ogni altro ha saputo usare il suo volto come maschera tanto da essere ricordato come l’uomo dalla cento facce – e Federico Fellini con la sua sciarpa rossa, la sedia da regista e la moglie Giuletta.
Non può mancare Charlie Chaplin omaggiato con un ricordo da La febbre dell’oro. Impossibile non leggere nell’arte di Brachetti la stessa spinta che animava il maestro Chaplin: lasciare che non siano (solo) le parole, ma la mimica dell’artista a regalare attimi di stupore, serenità e allegria.