Arturo Brachetti incanta il Sistina con il suo show Solo: la recensione
Ben 60 nuovi personaggi portati in scena da Brachetti per la prima volta
(SPETTACOLO.EU – 09/02/2018 – IVAN ZINGARIELLO)
Dopo il successo del suo “L’uomo dai mille volti”, visto da oltre 2 milioni di spettatori, l’indiscusso maestro del trasformismo Arturo Brachetti è tornato al Teatro Sistina incantando il pubblico con un nuovo one man show, “Solo”. Per quei pochi che non conoscessero Brachetti, la sua arte è quella del quick-change, vale a dire il cambiarsi ripetutamente d’abito nel giro di un paio secondi, arrivando anche a impersonare 100 personaggi in un singolo spettacolo. Questo lo ha portato a diventare celebre in tutto il mondo e ad entrare anche nel Guinness World Records come più prolifico e veloce trasformista del mondo.
In Solo, Arturo Brachetti si presenta sul palco accompagnato da una casetta in miniatura, rappresentante quella della sua infanzia. Attraverso l’uso di una webcam ne scopriamo quindi i vari ambienti, ad ognuno dei quali è collegato un aneddoto del piccolo Arturo e della sua voglia di magia sin da principio. Dietro ogni porta della micro casa si nasconde una nuova storia. Dalla camera da letto alla cucina, fino addirittura al bagno, Brachetti accompagna lo spettatore in un magico mondo di ricordi ed illusioni, materializzando personaggi e raccontando la vita e i sogni, in fondo, un po’ di tutti noi. Ecco così susseguirsi tanti beniamini della nostra infanzia, da Cappuccetto rosso ad Aladdin, da una politically incorrect Biancaneve alle principesse di Frozen, fino addirittura all’orco Shrek e a Peter Pan con la sua ombra ribelle: e sarà proprio quella di Brachetti, materializzatasi sul palco vogliosa di emergere, che finirà per essere sua avversaria in un epico scontro finale. Ben 60 i nuovi personaggi portati in scena da Brachetti per la prima volta: si spazia dal cinema, con i supereroi Marvel e DC fino ai Ghostbusters, alle icone della musica mondiale con Pavarotti, Celine Dion, Madonna, Michael Jackson o tutti e quattro i Beatles, fino alle serie tv, da Happy Days a Star Trek, fino al più recente Breaking Bad.
I suoi personaggi sono però trasversali e il più delle volte comici, come conferma la sorta di divertente “sceneggiata napoletana” ambientata in cucina, o le fasi della vita raccontate seduto sul water. Parte integrante del successo dello spettacolo è indubbiamente il vasto uso di effetti speciali e del grande ledwall che permette l’utilizzo di un coinvolgente e ricercatissimo videomapping, con cui Brachetti si fonde alla perfezione. Ma c’è di più: il “ciuffo più famoso d’Italia” (secondo forse solo a quello di Malgioglio) ha voluto fare le cose in grande, unendo il trasformismo dei cambi d’abito a momenti anche poetici e introspettivi, utilizzando altre forme di intrattenimento come le classiche ombre cinesi o uno dei suoi cavalli di battaglia, la chapeaugraphie (con il multiforme “cappello bucato”), alle quali si aggiungono nuove specialità come l’utilizzo dei laser o il sand painting (disegnare con la sabbia).
Un incredibile e pirotecnico show che per 90 minuti incanterà spettatori di tutte le età, perché l’Arturo Brachetti visto dal vivo è ancora più sorprendente di quello che abbiamo avuto modo di apprezzare negli anni tra video ed ospitate televisive. Quindi non ponete limiti alla vostra fantasia e lasciatevi trasportare!